Riflettere sul benessere dei dipendenti si impone oggi come un’assoluta priorità per le aziende, soprattutto a fronte delle nuove domande e delle nuove esigenze cui, in particolare a seguito della pandemia, i lavoratori cercano risposte concrete.
In quest’ottica, il tema del welfare aziendale sta assumendo un ruolo sempre più centrale nelle strategie HR delle imprese, chiamate a ripensare le proprie politiche di people caring in un contesto complesso come quello attuale, inevitabilmente scosso dalle crepe aperte dalla crisi pandemica.
È proprio lo spazio aperto da quelle crepe che infatti ha portato alla luce la necessità di rinnovare l’approccio alla cura dei propri dipendenti, da un lato attraverso iniziative aziendali volte ad assicurare equità retributiva e di crescita professionale, dall’altro ampliando il raggio d’azione per tutelare stabilità emotiva ed equilibrio con la sfera privata.
In questo scenario, tutti siamo chiamati a interrogarci su cosa significhi oggi, in senso lato, lavorare in un’azienda e le direttrici di questa riflessione si snodano lungo il sistema “azienda” nel suo complesso, dai valori, agli strumenti, ai modelli organizzativi, fino ai percorsi di crescita e valorizzazione dei talenti.
Sono queste le basi del futuro del lavoro e in gioco non c’è solo la capacità di attrarre nuovi talenti, ma anche quella altrettanto fondamentale di valorizzare e motivare le persone che lavorano in azienda, mettendo in atto strategie di lungo termine che sappiano rafforzare il senso di appartenenza.
Come PMI, abbiamo iniziato ad interrogarci su cosa significasse lavorare in Philip Morris e ad innovare il nostro modello HR già diversi anni fa. Questo approccio people-care oriented è proprio quello che ha guidato e guida tuttora il nostro continuo impegno ad investire sul benessere delle nostre persone, tanto da veder confermate come Top Employer anche quest’anno Philip Morris Italia e Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna, certificate rispettivamente per il 13° e per il 9° anno consecutivo.
Cosa significa essere un’azienda Top Employer
Inclusione, worklife balance, salute fisica e mentale, quindi, e non solo stabilità economica: la lente da cui guardare al benessere dei dipendenti si è arricchita di nuove dimensioni a cui come aziende dobbiamo dare forma, attraverso strumenti e pratiche HR che sappiano creare valore reale per le persone che lavorano con noi.
In questo contesto, la valutazione della capacità di un’azienda di prendersi cura del benessere dei propri dipendenti riguarda tanto le sue politiche retributive, le condizioni di lavoro e i benefit, quanto l’orizzonte dei valori e della cultura aziendale, i programmi di formazione e sviluppo e le opportunità di carriera.
Essere un’azienda Top Employer, per noi, significa essere un’azienda che pone al centro le persone e favorire un ambiente di lavoro sostenibile. È il motivo per cui il welfare aziendale in Philip Morris è la chiave di volta dell’intera strategia aziendale.
Per questo ci siamo rivolti al Top Employers Institute, l’ente che da 30 anni si occupa di certificare nel mondo le migliori realtà in ambito HR, ovvero quelle realtà che impattano positivamente sul mondo del lavoro.
La certificazione Top Employer prevede un programma di analisi della propria realtà aziendale secondo i parametri del Top Employers HR Best Practices, dalle politiche retributive e organizzative all’orizzonte etico-culturale.
Siamo molto orgogliosi della certificazione Top Employer riconosciuta sia a Philip Morris Italia che a Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna, poiché conferma il nostro impegno per assicurare le migliori condizioni possibili alle persone che lavorano con noi, attraverso un piano di investimenti strutturato e polifunzionale.
Un piano che ha le sue radici nella profonda trasformazione che abbiamo avviato nel nostro business, la più grande mai realizzata nell’industria tabacchicola, a partire dalla nuova mission e vision aziendale: costruire un mondo senza fumo.
Non potremmo realizzare la nostra ambiziosa mission senza le persone che con passione, energia e talento contribuiscono a questa trasformazione e ci impegniamo per far sì che lavorare in Philip Morris sia un’esperienza eccellente e di valore.
I programmi per il benessere delle persone che lavorano in Philip Morris
Realizzare un futuro senza fumo ha necessariamente richiesto da parte nostra un ripensamento non solo del modello di business, ma di tutto l’ecosistema organizzativo e valoriale dell’azienda, ponendo le persone al centro di questa trasformazione.
La stessa flessibilità che ci ha permesso di ripensare il nostro modello è anche quella che abbiamo bisogno di assicurare alle nostre persone perché dispieghino il proprio talento, tutelando al contempo obiettivi ed esigenze personali. Dallo smart working agli strumenti di organizzazione del lavoro, abbiamo avviato un programma volto ad assicurare la flessibilità lavorativa, per conciliare al meglio vita personale e professionale.
Abbiamo inoltre strutturato un innovativo programma di welfare con l’obiettivo di dare un supporto concreto per affrontare le sfide della quotidianità, dalle coperture assicurative a sostegno del reddito in caso di malattie o invalidità e spese mediche, ai programmi per migliorare la consapevolezza e l'indice personale di benessere.
Fra le altre iniziative, possiamo menzionare il Global Parental Leave (GPL), il programma a supporto dei genitori per consentirgli di prendersi cura dei propri figli nel periodo successivo alla nascita o all'adozione, garantendo un periodo minimo retribuito al 100% per entrambi i genitori, ad integrazione di quanto già previsto dalla normativa nazionale.
Si tratta di una strategia HR articolata e innovativa che guarda al futuro che vogliamo costruire ed è questo sguardo che direziona i nostri investimenti sul capitale umano, all’insegna di una cultura aziendale che, riprendendo le parole di Simona Robotti, direttore People & Culture di Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna, si basa sull’eccellenza e sul rispetto delle persone. In questo senso, “la certificazione “Top Employer”, così come l’“Equal Salary Certification”, è un riconoscimento dell’impegno per garantire pari retribuzione tra donne e uomini ad ogni livello: tasselli diversi di un’unica strategia per la trasformazione dell’azienda verso un futuro senza fumo, con le persone al centro”.