Non esiste una formula magica che definisca come affrontare la complessità nel lavoro. Ciò che conta è mettere al servizio degli altri i propri talenti per fare sempre meglio.
Due competenze chiave per affrontare le difficoltà lavorative: grinta e forza d’animo
“Costruire consapevolezza di sé è il primo, fondamentale passo che permette di analizzarci e conoscere i nostri punti di forza e i nostri limiti. Una volta che si ha chiaro il perimetro, per sviluppare competenze chiave e creare nuove idee sono fondamentali coraggio e imprenditorialità. Il tutto, sempre con la disponibilità a migliorarsi, a fare passi avanti, ad andare oltre i propri limiti.
In quasi 10 anni di vita professionale come ingegnere, mi è capitato spesso di affrontare e gestire progetti complicati nel settore manifatturiero. Non importa quanto tecnici possano essere un ambito o una mansione, quello che conta veramente è analizzare la situazione, capire cosa viene richiesto e considerare il contesto nella sua interezza. Per forma mentis ed esperienze, sono spesso portata a definire piani chiari e dettagliati per risolvere i problemi, facendo leva sia sulle mie competenze tecniche ma anche e soprattutto sulle mie soft skills e competenze più trasversali come empatia, capacità di negoziazione, gestione del conflitto, spirito di iniziativa.
“Costruire consapevolezza di sé è il primo, fondamentale passo che permette di analizzarci e conoscere i nostri punti di forza e i nostri limiti. Una volta che si ha chiaro il perimetro, per sviluppare competenze chiave e creare nuove idee sono fondamentali coraggio e imprenditorialità. Il tutto, sempre con la disponibilità a migliorarsi, a fare passi avanti, ad andare oltre i propri limiti.
In quasi 10 anni di vita professionale come ingegnere, mi è capitato spesso di affrontare e gestire progetti complicati nel settore manifatturiero. Non importa quanto tecnici possano essere un ambito o una mansione, quello che conta veramente è analizzare la situazione, capire cosa viene richiesto e considerare il contesto nella sua interezza. Per forma mentis ed esperienze, sono spesso portata a definire piani chiari e dettagliati per risolvere i problemi, facendo leva sia sulle mie competenze tecniche ma anche e soprattutto sulle mie soft skills e competenze più trasversali come empatia, capacità di negoziazione, gestione del conflitto, spirito di iniziativa.
Circa un anno e mezzo fa, nel mio attuale ruolo di Manager Operations presso lo stabilimento di Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna, mi venne chiesto di coordinare due gruppi molto diversi per raggiungere un obiettivo comune. Due realtà integrate ma con priorità, obiettivi e aspettative diverse: produttività ed efficienza per il team Manufacturing, qualità e rigida aderenza a standard predefiniti nel team di Quality Management System. La mia tenacia mi ha spinto a mettere da parte ciò che ci rendeva diversi e concentrarmi unicamente su ciò che avevamo in comune. Abbiamo così lavorato insieme per mesi, uniti, raggiungendo gli obiettivi previsti addirittura con un mese di anticipo!
Questo esempio è importante per trasmettere un messaggio che mi sta a cuore. Non esiste una formula magica che definisca come affrontare la complessità nel lavoro. Imprenditorialità e spirito di iniziativa non sono abilità di genere, non appartengono né solo agli uomini né solo alle donne. Tutti invece possono impegnarsi e dare il massimo, secondo il livello di abilità: è il contributo del singolo che fa la differenza.
Un consiglio alle donne e agli uomini della mia generazione? Quello di mettere al servizio degli altri il proprio talento per fare sempre meglio. Possiamo e dobbiamo vedere in ogni ambito l'opportunità per migliorare, anche in realtà che a volte ci sembrano ok così come sono. E per farlo, come dicevo all’inizio, avere consapevolezza di sé è una delle competenze chiave”.
Questo esempio è importante per trasmettere un messaggio che mi sta a cuore. Non esiste una formula magica che definisca come affrontare la complessità nel lavoro. Imprenditorialità e spirito di iniziativa non sono abilità di genere, non appartengono né solo agli uomini né solo alle donne. Tutti invece possono impegnarsi e dare il massimo, secondo il livello di abilità: è il contributo del singolo che fa la differenza.
Un consiglio alle donne e agli uomini della mia generazione? Quello di mettere al servizio degli altri il proprio talento per fare sempre meglio. Possiamo e dobbiamo vedere in ogni ambito l'opportunità per migliorare, anche in realtà che a volte ci sembrano ok così come sono. E per farlo, come dicevo all’inizio, avere consapevolezza di sé è una delle competenze chiave”.
In Philip Morris siamo impegnati per lo sviluppo delle capacità trasversali e delle competenze chiave per la crescita professionale anche di chi sta iniziando ad approcciarsi al mondo del lavoro: esplora le nostre opportunità professionali.