La sfida principale oggi per le donne in ambito STEM? Essere un modello per le colleghe più giovani. Venire incontro alle ambizioni delle persone è fondamentale per assicurare lo sviluppo di soluzioni creative ai problemi.
Donne e scienza: sfide e opportunità dei ruoli nelle discipline STEM
“Sono entrata in Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna alcuni anni fa, con un profilo da ricercatrice pura. Conseguita una laurea in chimica, ho poi svolto un dottorato e un’esperienza come post doc nello stesso ambito. Oggi sono responsabile di un laboratorio molto importante nel polo produttivo di Crespellano e insieme al mio team ci occupiamo di analisi chimiche-fisiche sui prodotti che vengono prodotti qui e negli altri centri produttivi del gruppo. Un bel percorso, non facile ma stimolante, di cui sono soddisfatta e che spero possa andare avanti al meglio.
Mi ricordo ancora del colloquio per entrare in azienda. Mi è stato chiesto se fossi veramente sicura di passare dall’ambito accademico a quello industriale. Se ci penso, mi rivedo molto sicura, sapevo che un profilo scientifico e accademico si sarebbe integrato molto bene in un ambito industriale in forte evoluzione.
La sicurezza che ho dimostrato mi ha portato a ricoprire ruoli di crescente responsabilità qui in Philip Morris. L’azienda e i miei colleghi hanno creduto nelle mie competenze e, anzi, hanno deciso che sarebbe stato utile metterle a disposizione degli altri. Il mio team oggi è formato da oltre 50 profili STEM: chimici, fisici, biologi e ingegneri, per il 65% donne.
La sfida principale oggi per le donne in ambito STEM? Essere un modello per le colleghe più giovani. Venire incontro alle competenze e alle ambizioni delle persone è fondamentale per tenere alta la motivazione dei team e per assicurare lo sviluppo di soluzioni creative ai problemi. L’incoraggiamento migliore che l’azienda possa dare è quello di premiare il merito, indipendentemente dall’essere uomini o donne, scientist o ricercatori o ingegneri.”