Il nostro approccio alla lotta al littering si sviluppa in tre direzioni:
Sensibilizzazione di consumatrici e consumatori
Philip Morris Switzerland è molto attenta al problema del littering. Facciamo del nostro meglio per incoraggiare fumatrici e fumatori a non gettare a terra i mozziconi di sigaretta nei luoghi pubblici e a smaltirli, invece, in modo responsabile e adeguato. Per questo i nostri pacchetti di sigarette riportano la scritta «Keep Switzerland beautiful». Inoltre, organizziamo periodicamente iniziative con lo scopo di motivare le consumatrici e i consumatori a non gettare a terra i mozziconi e abbiamo collaborato, all’interno della nostra associazione di settore (Swiss Cigarette), con associazioni per la tutela ambientale come l’IGSU (Gruppo d’interesse per un ambiente pulito) per rafforzare questi messaggi. Per raggiungere l’obiettivo, Swiss Cigarette punta soprattutto su campagne d’informazione e sulla responsabilità individuale di fumatrici e fumatori, che integra con campagne di sensibilizzazione e con la distribuzione di posacenere tascabili gratuiti. Ne è un esempio la campagna d’informazione www.lara-green.ch che Swiss Cigarette ha lanciato e finanziato alcuni anni fa.
Partecipazione al World Cleanup Day
Philip Morris si impegna a favore di spazi pubblici senza rifiuti. Ecco perché Philip Morris ha unito le forze con la città di Losanna per partecipare al World Cleanup Day. Alcuni collaboratori e collaboratrici di Philip Morris, insieme agli operatori ecologici della città di Losanna, hanno sensibilizzato la popolazione losannese sul problema dei rifiuti abbandonati per le strade pubbliche, noto anche come littering. Le persone volontarie hanno raccolto questi rifiuti per richiamare l’attenzione sul ruolo importante che ognuno e ognuna di noi può svolgere nel mantenere pulita Losanna.Dialogo tra le parti coinvolte
Nell’estate 2022 l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) ha riattivato la tavola rotonda sul littering da sigarette, con l’obiettivo di sviluppare ulteriori misure per combattere questo problema da attuare poi su base volontaria. L’UFAM ha così avviato un dialogo con diverse parti coinvolte: oltre a rappresentanti dell’industria del tabacco, ha invitato rappresentanti dei Cantoni, delle città e dei Comuni, del commercio al dettaglio, dell’IGSU e di altre parti interessate a partecipare alla tavola rotonda sul littering da sigarette. I lavori della tavola rotonda sono in fase avanzata e dovrebbero sfociare presto in un esperimento sul campo da realizzare in varie piccole e grandi città svizzere durante il secondo trimestre del 2025. In base ai risultati dell’esperimento, nel 2026 dovrebbe poi essere lanciata una campagna nazionale.
Misure di prevenzione mirate
Il littering deve essere evitato in modo generalizzato per tutti i tipi di rifiuti, compresi i filtri di sigaretta. Il semplice divieto dei filtri di sigaretta in plastica non risolverà il problema. Inoltre, poiché attualmente non esiste un’alternativa soddisfacente ai filtri in acetato di cellulosa, un divieto simile equivarrebbe di fatto a un divieto di vendita delle sigarette in tutta la Svizzera e costituirebbe, secondo il Consiglio federale, una violazione della libertà di commercio e di industria sproporzionata rispetto ai benefici ambientali che ne deriverebbero. Richieste di questo genere sono per altro state chiaramente respinte nei dibattiti parlamentari sulla nuova legge sui prodotti del tabacco. Sarebbe opportuno, piuttosto, adottare e promuovere misure di sensibilizzazione sensate e mirate, come le multe per il littering, in modo da incoraggiare consumatrici e consumatori a smaltire i mozziconi di sigaretta in modo responsabile, così come qualsiasi altro rifiuto.
Il programma Take-Back
Va poi sottolineato che è in corso un importante cambiamento nelle abitudini di consumo della nostra utenza, cambiamento che speriamo potrà contribuire in modo significativo alla lotta contro il littering da mozziconi di sigaretta: Philip Morris International si è prefissa l’obiettivo di sostituire al più presto le sigarette con migliori alternative senza fumo, in particolare con il tabacco riscaldato. Il nostro prodotto di punta di questa categoria conta attualmente circa 230'000 utenti in Svizzera, pari a una quota di mercato del 12,7 % (fino al 20 % a Zurigo).
Poiché gli stick di tabacco vengono solo riscaldati e non bruciati, si possono rimettere nella confezione subito dopo averli consumati. Ed è proprio a partire da questo principio che abbiamo istituito un programma chiamato «Take-Back», grazie al quale è possibile restituire gli stick usati tramite La Posta in appositi sacchetti o portandoli in uno dei nostri punti vendita. Consumatrici e consumatori adulti possono così raccogliere gli stick di tabacco usati e rispedirceli in modo che vengano trasferiti in un deposito in Svizzera in attesa di essere trattati. Grazie all’iniziativa «Take-Back», lanciata a dicembre 2021 in Svizzera e la cui adesione da parte dell’utenza è in continuo aumento, disponiamo ora dei volumi necessari per avviare le fasi di test di alcune modalità alternative di riciclaggio e recupero degli stick di tabacco studiate nel corso dei mesi. Il nostro obiettivo è trovare soluzioni in grado di recuperare ogni componente degli stick di tabacco e quindi di andare oltre il ciclo standard di incenerimento.
Siamo in fase di sperimentazione e di valutazione dell’efficacia e dell’idoneità delle tecnologie disponibili a livello locale, nonché del loro potenziale in termini di pre-industrializzazione ed eventuale industrializzazione. Tuttavia, il fatto che gli stick di tabacco siano costituiti da vari componenti diversi tra loro complica l’impresa. Inoltre, il contesto normativo in materia di riciclaggio impone un quadro rigoroso per la trasformazione di tali componenti.
Al momento lavoriamo quindi a diverse possibilità, che vanno dal recupero di energia tramite pirolisi fino alla separazione e al riciclo dei vari componenti degli stick nel contesto della produzione di altre materie prime.